In risposta alla PEC di ARCO del 3 aprile 2020, AIFA ha pubblicato sabato 4 aprile il nuovo piano terapeutico per il quale ARCO con CILD, la Coalizione Italiana per i Diritti e le Libertà, e le società scientifiche AAIITO, SIDEMAST e SIAAIC si sono battute per due anni per ottenere un reale piano terapeutico che curasse i malati di orticaria cronica spontanea per tutta la durata della patologia secondo l’imprescindibile valutazione dei clinici.
Ricorderete l’incontro di ARCO assieme alle sovra citate società scientifiche presso la CTS, Commissione Tecnica Scientifica di AIFA a luglio del 2019, durante il quale i clinici hanno portato dati scientifici raccolti per anni sia in Italia sia a livello mondiale relativi alla completa safety (sicurezza) del farmaco biologico con omalizumab e della sua applicabilità alla CSU secondo i criteri delle linee guide internazionali seguite dall’Europa e da tutti i paesi occidentali.
In quella sede i clinici ed ARCO si erano resi disponibili alla redazione di un registro di monitoraggio che potesse appunto monitorare con costanza l’andamento della patologia e degli esiti positivi o negativi a seguito della somministrazione di omalizumab. Dopo pochi giorni dall’incontro i clinici e ARCO hanno inviato tale registro ad AIFA affinché potesse utilizzarlo per la richiesta di estensione del piano terapeutico (PT) del 2015 che inspiegabilmente aveva trattato una patologia cronica grave come una patologia a tempo (1 ciclo di 6 mesi di terapia interrotti da 8 settimane senza nulla ed eventualmente ripresa per altri 5 mesi).
Anche in questa sede, i clinici ed ARCO non avevano mancato di mettere nuovamente in luce l’assurda iniquità territoriale a causa della quale sei regioni avevano visto il blocco del PT a solo un primo e secondo ciclo (11 mesi), mentre il resto d’Italia continuava correttamente a leggere i PT come ripetibile a seconda delle indicazioni dello specialista.
Nei mesi successivi ARCO grazie al prezioso intervento di CILD, ha inviato un’importante lettera al Ministro Speranza affinché si sbloccasse la terribile situazione dei pazienti CSU senza cure e non ricevendo risposta, ha diffidato AIFA per una soluzione subitanea.
In risposta alla diffida di ARCO e CILD, AIFA ha risposto che in realtà già da ottobre 2019 (!) il Comitato Tecnico Scientifico dell’Agenzia si era espresso positivamente riguardo alla sicurezza del farmaco e dunque alla ripetibilità del PT bloccato in alcune regioni. Ma il tutto era bloccato dalla lunga negoziazione per il prezzo del farmaco tra AIFA e casa farmaceutica.
Da lì a poco la tragedia del Covid che ha investito il nostro Paese come un allucinante tsunami.
E in questo dramma del nostro Paese, i malati cronici e dunque anche i malati di orticaria cronica spontanea, erano esposti in modo drammatico visto che venivano stravolti o nuovamente negati i piani terapeutici o le cure compassionevoli nelle sei regioni del blocco, grazie ai clinici che hanno fatto di tutto pur di non abbandonare i pazienti. Da qui l’intervento di CILD, ARCO e Cittadinanzattiva per il prolungamento automatico delle terapie per tutti i malati cronici e la richiesta di campionatura di omalizumab per i casi fuori piano terapeutico e quindi in caso di emergenze. Grazie al lavoro congiunto delle tre associazioni, è stata pubblicata un’importante guida per i malati cronici affinché non si sentissero più abbandonati.
Tuttavia la situazione per i malati CSU senza terapia non trovava soluzione così ARCO ha inviato al Direttore Generale AIFA la PEC del 3 aprile a cui l’Agenzia ha risposto il 4 aprile con la pubblicazione del nuovo piano terapeutico ancora una volta “a tempo” ossia per ulteriori 11 mesi oltre il piano terapeutico del 2015 e con molti incongruenze e concreta impossibilità di applicazione.
Così ARCO, AAIITO, SIDEMAST e SIAAIC, hanno oggi inviato una PEC con richiesta urgente di chiarimenti e di azione per potere curare i pazienti CSU e in particolare:
Chiarimenti riguardo l’eleggibilità e attivazione dei piani web (infatti i link presenti in Gazzetta Ufficiale non funzionano)
Estensione del nuovo PT sulla base dell’evoluzione clinica dell’orticaria togliendo qualsiasi vincolo temporale, fatto per altro che avviene per ogni patologia clinica compresa l’asma per cui si utilizza Xolair come per CSU
Indicazioni immediate alle Regioni (in specifico Lombardia) dove di fatto è stato cancellato il PT e quindi dove il PT on line inserito d’obbligo dalla Determina del 27/03/2020 diventa strumento per antonomasia per curare i pazienti di CSU.
Ancora una volta la collaborazione tra clinici e pazienti ha portato a difendere e a trovare soluzioni concrete di terapia per i pazienti di CSU che in questo momento di emergenza nazionale sono ancora senza risposte concrete.
Confidiamo che AIFA possa rispondere con azioni positive e subitanee alle richieste di ARCO e delle società scientifiche, affinché finalmente i malati di orticaria cronica spontanea possano essere curati ora e sempre.