Cari soci e socie, cari pazienti di orticaria cronica spontanea, siamo lieti di informarvi che da questa settimana, il "vecchio" piano terapeutico è stato allineato a quello "nuovo", di cui la determina del 17/01/2023. Finalmente AIFA ha accolto l'istanza di ARCO di eliminare le pause all'interno del piano terapeutico. Ciò significa che anche i pazienti attualmente inseriti nel vecchio piano - che prevedeva un'interruzione forzata di 8 settimane tra i primi sei mesi di cura e quelli successivi e un'ulteriore pausa di 8 settimane prima dell'eventuale ripresa di un nuovo ciclo di cura- hanno diritto da questa settimana ad avere un ciclo ininterrotto di omalizumab per 12 mesi continuativi (G1.2023.0003305 del 30/01/2023 relativa all’aggiornamento del PT Web AIFA per la prescrizione del farmaco “Xolair” nella CSU)
Nello specifico sono state apportate le seguenti modifiche:
non è più presente lo STOP di 8 settimane tra i primi sei mesi di cura e (PT2) e i successivi sei mesi di cura (PT3)
è stato ridotto a 4 settimane lo STOP previsto al termine del ciclo annuale
Pertanto decade il vecchio piano terapeutico e tutti i pazienti hanno diritto ad accedere o a continuare gli attuali piani terapeutici per 12 mesi consecutivi, seguiti da 4 settimane di pausa.
Dopo i 12 mesi ininterrotti di terapia, il clinico, dopo 4 settimane di pausa, deciderà l'eventuale persecuzione e quindi la riattivazione di un nuovo ciclo di 12 mesi.
Si tratta di una vittoria importante che corona il lavoro intenso e costante della nostra Associazione affinché il diritto alla cura, sancito dall'Art.32 della Costituzione, sia costantemente rispettato.
Ora il nostro impegno continuerà nella richiesta di lasciare allo specialista autorizzato la decisione di somministrare i quantitativi adeguati alla gravità della patologia ad ogni singolo paziente, come previsto dalle linee guida internazionali e come viene fatto in tutti i Paesi UE e in tutto il mondo senza alcuna difficoltà.
Grazie ad ARCO, ieri come oggi, noi malati di orticaria non siamo più stati abbandonati e grazie alla tenacia e il costante sostegno di clinici quali il Dott. Riccardo Asero e il Prof. Paolo Pigatto, siamo riusciti a fare conoscere alle istituzioni la nostra grave patologia.
Come sempre e da sempre l'unione fa la forza!